lunedì 26 gennaio 2009

Articolo: morti bianche sul lavoro


Sette morti sul lavoro in pochi giorni. Milano, Latina, Brescia, Genova, Messina, Cagliari, Reggio Emilia: questi i punti recenti sulla mappa degli incidenti. Democratica, senza distinzione tra nord e sud. Per 304 morti bianche da inizio anno. “Serve una maggiore sorveglianza e un maggiore uso degli ispettori” ha commentato ieri il premier Romano Prodi da Tokyo. “Gli ispettori del lavoro devono essere messi in condizione di lavorare, mentre oggi mancano anche i soldi per la benzina” ha chiosato Gugliemo Epifani, segretario della Cgil.
Ma quanti sono i “controllori” del lavoro? E quante ispezioni effettuano?Il Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro è alle dipendenze del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, proprio per accertare violazioni in materia giuslavoristica e legislazione sociale, con poteri ispettivi e di vigilanza. Accanto al comando centrale di Roma, è presente un Nucleo operativo per ogni provincia, Trentino Alto Adige escluso. “Con l’ultima Finanziaria, il ministro del Lavoro Damiano ha chiesto e ottenuto l’aggiunta di 60 unità e ora siamo circa 502 uomini” dice il colonnello Luciano Annicchiarico, comandante del reparto. 502 unità per 107 province, neanche una media di 5 a provincia. Accanto a loro sono preposti a controlli anche i funzionari e gli ispettori civili del Ministero del Lavoro, circa 3000 unità, e gli ispettori Asl.

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